Descrizione
Storia
La chiesa di S. Sebastiano fu costruita nel XVI secolo in stile rinascimentale come opera votiva in seguito ad una pestilenza. Nel 1831, con l’arrivo dei frati Domenicani, fu annessa alle proprietà del Convento. Fu scelta come sede della Confraternita della Madonna del Rosario, i cui membri venivano chiamati cunfradis biancus per via della loro veste. Tale Confraternita era legata al culto della Madonna del Rosario e accompagnava durante la processione di Pasqua il simulacro della Madonna
Dopo la partenza dei Domenicani nel 1858 la chiesa continuò ad essere sede della Confraternita. Nei primi anni ‘30 venne utilizzata come Parrocchia. Successivamente è stata impiegata per i più svariati utilizzi: refettorio delle scuole e spazio polivalente.
Descrizione
La facciata, con le sue linee semplici, è riconducibile allo stile rinascimentale. Il portale è incorniciato da una cornice retta da mensole e termina con un frontone classico con finestra a ventaglio. L’elegante campanile a vela è dotato di campana. La pianta presenta due navate separate da pilastri di mattoni, originariamente intonacati. La copertura è a capriate lignee. Dal punto di vista storico è importante sottolineare che in origine la struttura era molto più estesa: la chiesa e la sagrestia erano addossate l’una all’altra e, al posto dell’attuale spiazzo lastricato, si trovava il presbiterio, sopraelevato di alcuni gradini, al quale si accedeva attraverso un arco trionfale. All’interno si trovava un altare in muratura e legno simile a quelli dedicati a S. Antonio e S. Maria che si possono osservare nella chiesa di S. Leonardo. Testimonianze attestano la presenza di varie statue lignee a cannuga (con telaio in canne), tra cui si segnalano un S. Antioco ormai perduto e le esistenti Madonna de s’incontru e Vergine del Rosario che è la stessa che venne portata in spalla dai membri dell’omonima Confraternita il giorno dell’insediamento dei Domenicani a Serramanna e della posa della pietra angolare del futuro Convento, il 12 Dicembre 1631.